Progetto Euripide

Massimo Castri e Bruna Rossi, Progetto Euripide, ADMC

1989-1991


PROGETTO EURIPIDE 

Percorso didattico-produttivo attraverso i teatri della Costa Ovest


Direzione del progetto: Paolo Pierazzini


Didattica e regia: Massimo Castri

Partecipanti agli stages e agli studi: Maria Ariis, Monica Bucciantini, Mauro Malinverno, Carla Manzon, Carlotta Mattiello, Francesco Migliaccio, Paolo Musio, Tommaso Ragno, Bruna Rossi, Sara Bertelà, Laura Montaruli, Sergio Romano, Veronica Rocca, Tullio Sorrentino, Massimiliano Speziani [Alberto Prospero, Vera Rossi].

Assitenti alla regia: Cristina Pezzoli, Costanza Boccardo

Coordinamento scientifico: Ettore Capriolo, Roberto Alonge, Roberto Tessari

Produzione: Atelier della Costa Ovest


Note:

Il progetto si articola su più anni in diverse fasi di lavoro. Non tutti i partecipanti seguono l'intero percorso.

Selezione dei partecipanti: primavera 1988/estate 1989

Laboratorio per drammaturghi e registi: maggio 1989 (Massimo Castri affianca Ettore Capriolo nella fase di lettura e analisi dei testi)

Prima fase didattica: 28 agosto-30 settembre 1989 conclusa con conferenza stampa e dimostrazione di lavoro tramite videoregistrazioni al Castello Pasquini di Castiglioncello.

Seconda fase di didattica: marzo-maggio 1990

Presentazione degli Studi: 22-23 giugno 1990 accompagnate da Presentazione del Progetto e riflessione su didattica e pedagogia teatrale.

Terza fase di didattica e passaggio alla produzione: marzo-maggio 1991. In questa fase agli allievi vengono affiancati alcuni attori professionisti per necessità di realismo scenico per ricoprire i ruoli degli adulti e anche come ulteriore passaggio di didattica.

Debutto spettacoli-saggio finale: 29 giugno 1991

"A Castelnuovo Misericordia, la Villa S. Maria Assunta, ospita il lavoro di riflessione di Massimo Castri e dei sedici giovani, tra attori e assistenti alla regia, intorno ad alcuni frammenti di Euripide. Si discute “Elettra” analizzando il testo ed elaborando il senso di quelle immagini che ciascuna attrice e ciascun attore, sente affiorare in sè dal rapporto col testo. Maria, Carlotta e Bruna: tre attrici, tre Elettre, egualmente colpite da una stessa idea; Elettra ha bisogno di ripercorrere la strada della madre, di Clitemnestra, ovvero l’uccisione del padre. Da questa idea nascono le immagini per un possibile allestimento scenico: un pozzo, una vasca da bagno, uno specchio, un certo colore per truccarsi la faccia che poi si trasforma in un materiale, la farina ad esempio"

Giuliana Giulietti, E il palcoscenico è diventato una scuola di vita,

IL PROGETTO _ ADMC

GIUGNO 1990:  Presentazione al pubblico degli studi su tre frammenti da ELETTRA; ORESTE ed IFIGENIA IN TAURIDE di Euripide

Regia e didattica: Massimo Castri

Scene di Tobia Ercolino

Musiche di Bruno De Franceschi

Esecuzione musicale Gruppo orchestrale Istituto Mascagni di Livorno diretto da Lorenzo Parigi

Luci Jurai Saleri

Fonica Hubert Westkemper


Aiuto regia: Cristina Pezzoli

Assistente alla regia: Costanza Boccardi


22-23 giugno 1990


Nota: 

A distanza di un mese i tre saggi vengono rappresentati a Milano all'interno del Festival dei Festival (28-29 luglio 1990). Gli spettacoli si susseguono in un'unica serata con tre location differenti: Elettra (Teatro dell'Arsenale) Oreste (Teatro di Porta Romana) Ifigenia in Tauride (Teatro dell'Elfo).

Studio da ELETTRA


con Carla Manzon (Elettra), Massimiliano Speziani (Oreste), Monica Bucciantini (Clitemnestra), Carlotta Mattiello (Messaggero), Alberto Prospero (Egisto)



22 giugno 1990 

Teatro Marchionneschi

 Guardistallo


(In foto Carlotta Mattiello)

Studio da ORESTE

con Carlotta Mattiello (Messaggero), Elettra (Maria Ariis),  Mauro· Malinverno (Oreste), Francesco Migliaccio (Pilade), Vera Rossi (Ermione)


23 giugno 1990 

Teatrino  dei Concordi 

Campiglia Marittima


(In foto Maria Ariis)

Studio da IFIGENIA IN TAURIDE

con Carlotta Mattiello (Messaggero), Paolo Musio (Oreste), Tommaso Ragno (Pilade), Bruna Rossi (Ifigenia), Tullio Sorrentino (Mandriano)


23 giugno 1990 

Teatro Odeon

Collesalvetti


(In foto Paolo Musio e Tommaso Ragno)

Elettra ci attende nel mini-teatro  Marchionneschi di Guardistallo, restaurato da poco, due ordini di palchi, la platea sgombrata dalle poltrone, un tutt'uno con il palcoscenico. Un tavolone di fattoria, un canterano anni Cinquanta, Elettra sgrana il rosario, un angelo dell'Annunciazione, uscito da una sacra rappresentazione o da una processione, incorniciato da una ghirlanda di lampadine: profondo.blu. Entra in scena Oreste, valigia di fibra, si comporta come un uomo d'onore, vendicatore; la sorella lo veste di nero, un abito sacrificale, obiettivo Egisto. Ritorna Oreste trascinandosi il cadavere dell'usurpatore. È la volta di Clitennestra, in raso rosso, tacchi a spillo, vissuta, regale, fuma, servita e riverita dalla trepida Elettra. Un lampo rosso, un grido: anche Clitennestra ha seguito la sorte dell'amante. I fratelli si dividono: lei destinata a sposare Pilade, lui in cerca di redenzione.

Li ritroviamo in Oreste, teatro dei Concordi di Campiglia Marittima. Situazione tradizionale in palcoscenico e lettura estremamente originale: tetto di un grattacielo, antenne, scale e scalette, atmosfera da Giungla d'asfalto, ma Oreste e Pilade assomigliano ai Blues Brothers, Elettra una squinzia che si tinge le unghie, l'angelo è quello di Wenders. Fra Pilade e Elettra tutto sembra finito. Oreste vorrebbe uccidere Elena per punire Menelao e prende in ostaggio la di lui figlia Ermione. Fari e sirene della polizia e propositi di fuggire insieme Oreste con Hermione e Pilade con Elettra.

Terza tappa Ifigenia in tauride, cinema teatro Odeon di Collesalvetti, sala vuota, una spiaggia sconfinata, Beckettiana, in alto una statua dalla quale sgorga un sinistro nastro di sangue. Irrompono a passo marziale da avanspettacolo Oreste e Pilade,  i De Rege, goffi e circospetti esplorano il luogo. Si manifesta Ifigenia a lutto, salottiera, cinguetta con l'angelo, spirito inglese, fino a quando si scatena il mandriano, una forza della natura, trucido, brutale, un hooligan, che racconta la cattura dei due destinati al sacrificio come tutti gli argivi che toccano il suolo della Tauride. Ifigenia si mette in bianco, interroga amabilmente le vittime, curiosa e pettegola. Oreste non si fa scoprire - decide di sacrificarsi -, Pilade è libero... Ma il sacrificio si farà davvero? 

Paolo Lucchesini, Miti antichi, anzi moderni, in "La Nazione", 26 giugno 1990

GIUGNO 1991:  Presentazione al pubblico degli spettacoli ELETTRA e ORESTE di Euripide

Nota: Il debutto del terzo spettacolo, Ifigenia in Tauride, annunciato assieme agli altri, non avrà luogo.

ELETTRA


Drammaturgia Massimo Castri

Regia Cristina Pezzoli con la collaborazione di Massimo Castri


Scene e costumi  Tobia Ercolino


Interpreti: Carla Manzon (Elettra), Massimiliano Speziani (Oreste), Carlotta Mattiello (Angelo), Maria Ariis (Coro), Bruna Rossi (Coro), Anita Bartolucci (Clitennestra), Alarico Salaroli (Pedagogo), Mauro Valgoi (Egisto morente)


Produzione: Atelier della Costa Ovest

Debutto: Campiglia Marittima, Teatro dei Concordi, 29 giugno 1991

In foto Carla Manzon, Carlotta Mattiello e Massimiliano Speziani

ORESTE


Drammaturgia e regia Massimo Castri e Cristina Pezzoli




Scene e costumi Claudia Calvaresi


Interpreti: (Oreste) Mauro Malinverno, (Elettra) Maria Ariis, Francesco Migliaccio (Pilade), Vera Rossi (Ermione), Tommaso Ragno (Apollo), Anita Bartolucci (Elena), Alarico Salaroli, Mario Valgoi (Tindaro), Sergio Romano (Menelao)


Produzione: Atelier della Costa Ovest

Debutto: Rosignano Marittimo, Teatro Comunale, 29 giugno 1991

In foto Sergio Romano e Mario Valgoi

"[...] il suo Progetto Euripide (allestito con giovani attori provenienti da scuole diverse) istituisce una piccola rivoluzione produttiva e una grande svolta interpretativa, nientemeno che della tragedia greca. D'accordo che Euripide non è Sofocle, né Eschilo. Ma la leggenda che lo vuole come il più umano (il più critico) dei tragici cessa d'essere una retorica e diventa un dato di fatto. Cioè: se è vero che per Euripide la tragedia è una forma in via d'estinzione, Castri prende molto sul serio questo parametro e trasforma l'Oreste in un racconto, o meglio in un romanzo: con tutta la sua pienezza emotiva, con tutte le sue cuciture a vista, abolendo le zone oscure, incomprensibili"


Da Franco Cordelli, Apollo come Topolino, L'Europeo, 19 luglio 1991

"Storici teatrini gioiello restaurati, vecchi cinemoni disusati possono coniugarsi con le lusinghe dei nuovi linguaggi e il fiorire d' inedite carriere. Accade sulla Costa Ovest, ovvero nel triangolo Castiglioncello Colle Salvetti Piombino, dove occupando via via sedi sparpagliate, agisce l' omonimo Atelier, che in quella ragnatela ha varato l' anno scorso il Progetto Euripide. Dai tre saggi di lavoro di allora, parziali e provvisori, sono usciti oggi due veri e propri spettacoli, Elettra e Oreste, entrambi drammaturgicamente curati da Massimo Castri, che quale preside di questa originale palestra di perfezionamento, ha anche collaborato nel secondo lavoro alla messinscena, con la regista stabile Cristina Pezzoli. In campo, coi tecnici maturati nei corsi dell' Atelier, attori recentemente diplomati da varie scuole, impegnati in una salutare verifica pratica. E purtroppo s' è perso per strada il terzo anello della trama, Ifigenia in Tauride, eroina emblematica di questa stagione di guerra. Il proposito comunque è evidente: affratellare questi giovani eredi delle nostre crisi ai figli smarriti degli eroi di Troia, schiacciati dalla gloria di chi li ha preceduti, succubi indifesi di una educazione armata e spesso strumenti ignari di vendette tessute dal destino". 


Da Franco Quadri, Elettra in déshabillé e Oreste Come Bogey, L'Europeo, 19 luglio 1991

I PRINCIPI DIDATTICI E IL METODO DI LAVORO

Bibliografia

Massimo Castri, Attraverso i teatri. Massimo Castri, pp.29-32 in Costa Ovest Professioni per lo Spettacolo, a cura di Luciano Donzella, Vallerini Editrice, Pisa, 1989

Costanza Boccardi, Due anni di ricerca, in: "Baubo",  VI, 1991/10, pp, 47-48

Ettore Capriolo (a cura di), Euripide all'Atelier, pp. 119-123 in  Massimo  Castri e il suo teatro: settimana del teatro 30 marzo - 5 aprile 1992, a cura di Isabella Innamorati,  Bulzoni, Roma 1993