Il berretto a sonagli





Il Berretto a Sonagli, locandina della ripresa, 1989-1990

1988-1989

IL BERRETTO A SONAGLI di Luigi Pirandello


Regia Massimo Castri

Scene e costumi Maurizio Balò

Luci Guido Baroni


Interpreti: Tino Schirinzi (Ciampa), Maddalena Crippa (La signora Beatrice Fiorica), Laura Ambesi (La signora Assunta La Bella), Alessandro Baldinotti (Fifì La Bella), Alarico Salaroli (Il delegato Spanò) Silvana De Santis (La Saracena), Carla Manzon (Fana), Cristina Liberati (Nina Ciampa), 


Produzione: ATER-Emilia Romagna Teatro

Debutto: Modena, Teatro Storchi, 18 gennaio 1989.


Note: 

Ripresa 1989-1990

Debutto:

Maddalena Crippa e Silvana De Santis furono sostituite da Ottavia Piccolo e Antonietta Carbonetti. Castri riceve il Premio Ubu 1989 alla regia per gli spettacoli Il Berretto a sonagli e La famiglia Schroffenstein.

Carla Manzon, Alessandro Baldinotti, Laura Ambesi, Tino Schirinzi, Alarico Salaroli,  ph Maurizio Buscarino AERT

Intervista a Massimo Castri

Castri lavora da tempo su testi di Pirandello (con alterne fortune: qualche anno fa ebbe a discutere con gli eredi del drammaturgo siciliano che gli negarono la possibilità di mettere mano ai testi del maestro, a causa, a loro dire, di una eccessiva libertà d'approccio); e anche uno degli interpreti, Tino Schirinzi, pensa da tempo a questa messa in scena. Lui, l'attore che secondo quanto detto dallo stesso Castri, "è giusto per Ciampa". Un Ciampa, secondo i disegni di Massimo Castri, comprimario insieme a Maddalena Crippa e non unico protagonista della scena del “Berretto":  "Più pallida lei, Beatrice, più corposo lui, Ciampa: ma entrambi presenti nello scontro. Certo si è trattato di far emergere una parte che è talvolta stata lasciata da parte, in altri allestimenti. E ci sono voluti due attori coraggiosi: da una parte un protagonista Tino Schirinzi, disposto a diventare comprimario, e dall'altra una comprotagonista che è stata fatta crescere ".

Quanto al perché di questa scelta pirandelliana, Massimo Castri non ha dubbi: “Non mi interessa lo pseudonaturalismo di Pirandello, Il lato, diciamo, macchiettistico della vicenda. Mi interessa il personaggio di Ciampa, comico e tragico insieme, clownesco. Il senso vero del testo è il suo nucleo drammatico: il conflitto, crudele, più che feroce, tra piccoli personaggi abbruttiti dalla propria servitù. Due visioni del mondo si scontrano: quella di Ciampa, tragicamente pessimistica, che afferma che il mondo non si può cambiare. Beatrice invece dice che il mondo si può e si deve cambiare, e si può farlo attraverso i gesti. Trovo questo testo, di grande verità è di grande umorismo, assai attuale in questi anni di merda luccicante, di post-ideologia, di post-partitismo e via dicendo ". [...]


“Sul palcoscenico un salotto (le scene sono di Maurizio Balò), teatro borghese di tutti i conflitti. un salotto che "esploderà" col procedere dell'azione, con l'esplodere stesso del conflitto tra Beatrice e Ciampa. Si sfonderanno le pareti e il salotto diventerà paese, piazza crudele dell'ultimo atto dello scontro, recitato davanti a tutta la comunità”.

Silvia Fabbri, Il “Berretto dei conflitti”, in "L'Unità / Modena", 13 gennaio 1989 

Il Berretto a sonagli, confronto delle due edizioni: Maddalena Crippa, Tino Schirinzi (1989) ph_ Buscarino AERT 


Ottavia Piccolo, Tino Schirinzi (1990)

ph Marcello Norberth_ AERT

Foto del modellino della scena di Maurizio Balò ADMC

PROGRAMMA DI SALA 1988-1989

BOZZETTI DEI COSTUMI 

Approfondimenti

Foto copertina: Alessandro Baldinotti, Maddalena Crippa, Tino Schirinzi ph Maurizio Buscarino AERT