Le Serve

1989-1990

LE SERVE di Jean Genet

Traduzione di Giorgio Caproni


Regia  Massimo Castri

Scene e costumi  Maurizio Balò

Musiche originali Bruno De Franceschi

Luci  Guido Baroni


Interpreti:  Anita Bartolucci (la Signora), Paola Mannoni (Claire), Lucilla Morlacchi (Solange)


Produzione: ATER-Emilia Romagna Teatro

Debutto: Modena, Teatro Storchi, 23 gennaio 1990.


Note

Il debutto al Teatro Storchi era previsto il 16 gennaio 1990, come riportato sul programma di sala. Venne rinviato di una settimana a causa di malattia dell’attrice Lucilla Morlacchi.

Ripresa 1990-1991

Debutto: Torino, Teatro Carignano, 30 ottobre 1990

Intervista a Massimo Castri di Giuseppina Manin

Al di là delle riserve sull'autore, cosa le dicono oggi queste "Serve"?

Non un granchè. Dopo la prima lettura mi era rimasto in mano solo un vuoto gioco di specchi, condito dalla solita mancanza di identità e annebbiato da noiosi tourbillon erotico-masochistici. Insomma niente su cui costruire uno spettacolo. Poi, d'improvviso, dal calderone della memoria è riaffiorato un ricordo folgorante: due serve vere, in carne e ossa, che quand'ero bambino erano nella mia casa di Cortona. Candida e Concetta, due vecchie vergini nate e morte nella casa dei padroni, la prima grande e grossa, dura e persino un po' fascista, la seconda piccolina con la faccia da uomo. Due corpi, due segni forti, reali, che mi hanno dato il primo appiglio concreto per ribaltare il testo con umorismo e spessore umano.


E questo punto di partenza dove l'ha poi condotta?

A ripensare a quel periodo, a quegli anni '50 che di colpo erano sbucati fuori con le due donne. Negli stessi giorni in cui leggevo il testo, ho trovato in edicola la ristampa anastatica delle prime tre copie di Grand Hotel, dove mani sicure disegnavano belle signore dalle gambe lunghissime, fasciate in tailleur aderenti. Ecco, le fantasie di quelle serve certamente trovavano la materia prima per i loro sogni. In quei fotoromanzi c'era tutto un immaginario Impastato di avventure in India, amori proibiti, passioni lancinanti, torture e violenze di cammellieri. un mélange sentimentale-pornografico su scenari immancabilmente esotici. Con tutto questo come sfondo, reso in scena da Maurizio Balò, ho tentato la scommessa di far ritrovare corpo a quel gioco di specchi barocco.


Che è successo quindi a Claire e a Solange, le due serve di Genet?

Che hanno acquistato un po' di anni e un po' di chili in più di quelli assegnatigli dal loro autore... Ma non è certo questo  ciò che conta. Le due serve potrebbero essere benissimo due travestiti, due proiezioni fantastiche di Genet, o perfino Chaplin e Buster Keaton. Quello che è interessante e il rapporto, un rapporto di coppia tra due cinquantenni, Homo o eterosessuale che siano. Perché dentro si trovano tutti quegli archetipi del cuore che sono la paura è la solitudine, la continua aggressione e l'impossibilità di lasciarsi. Tolta la vecchia carica erotico-trasgressiva, tutto viene così spostato su un versante vicino per spirito più alle sorelle Materassi.


Interrvista a Massimo Castri di Giuseppina Manin, Castri: serve di casa mia, in "Corriere della sera" 13 genniao 1990

Paola Mannoni e Lucilla Morlacchi ph_Marcello Norberth AERT

Lucilla Morlacchi e Paola Mannoni  ph_Marcello Norberth AERT

BOZZETTI DEI COSTUMI di Maurizio Balò

LE SERVE,  PROGRAMMA DI SALA_AERT

APPROFONDIMENTI

Foto copertina: Paola Mannoni, Lucilla Morlacchi ph_Marcello Norberth AERT